Chi siamo
Nato dall’incontro all’Accademia del Teatro alla Scala tra Andrea e Giacomo, Reverse si pone l’obiettivo di un approccio al suono e alla musica che, tra tecnica e cura sartoriale, metta sempre al centro la passione e la curiosità per nuove possibilità da scoprire.
Reverse è pensato per essere un luogo, prima ancora che uno studio. Il posto migliore possibile per stimolare, concentrarsi e rilassarsi sulla creazione. Una casa delle idee, dove lasciarsi andare all’ispirazione e alla ricerca di idee nuove.
La struttura stessa dello studio è pensata in ogni aspetto per trasmettere la sua filosofia di produzione. Non un luogo di tecnica asettica, ma un ambiente stimolante e di ispirazione, nel cuore pulsante di Milano.
A pochi passi dai luoghi della movida e del fermento culturale dei Navigli, Reverse rappresenta anche un rifugio dal trambusto urbano, per potersi focalizzare sugli obiettivi e le modalità migliori per raggiungerli, confrontandosi con esperti, ma soprattutto appassionati.

Andrea Cagnazzo
Nato pianista, con una grande passione e una profonda curiosità per la musica in tutte le sue sfaccettature.
Queste doti lo portano prima al Conservatorio di Bologna a frequentare il corso di Pianoforte Jazz, poi a raggiungere Milano e diplomarsi in Tecnologia del Suono all’Accademia del Teatro alla Scala.
Precisione tecnica e competenza gli permettono di collaborare fin da subito con realtà profondamente diverse tra loro, dal contesto locale a quello internazionale, portandolo ad interfacciarsi con orchestre ed ensemble più piccoli nell’ambito della musica classica, per passare ai concerti in club di band rock e metal, rivelando un approccio elastico ed efficace in tutti gli ambienti.
Giacomo Starace
Appassionato di musica da molteplici prospettive, dall’esperienza cantautoriale a due tesi universitarie sulla teoria e i linguaggi della musica, passando per il giornalismo.
Assecondando un forte interesse per il mondo dell’audio, si iscrive all’Accademia del Teatro alla Scala per diplomarsi in Tecnologia del Suono. L’ampio background, unito all’amore per il mondo e la musica anglosassone, lo portano a curare in prima persona, dalla registrazione al mastering, il primo disco italiano di una banda di cornamuse scozzesi.
Affinando la sua esperienza, in ambiti live così come in studio, impara ad applicare la cura professionale tipica del mondo analogico nel contesto della contemporaneità digitale, suo elemento distintivo.
